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L'AGER-VEIENTANUS

Veniva così definito da studiosi ed archeologici, quel territorio a nord dell'agro-romano ricompreso tra gli odierni comuni di Formello, Sacrofano, Castelnuovo di Porto, Riano, Morlupo, Campagnano di Roma, Magliano Romano ed il municipio XV del comune di Roma, dominato dall'antica città di Veii ed i cui confini erano delimitati dal fiume Cremera, a nord dalle zone di influenza dei Capenati e dei Falisci e ad a ovest giungeva fino al lago di Bracciano. Prima dell'avvento dei Romani e la presa della città di Veio (396 a.C), dopo dieci anni di guerra, questo territorio si estendeva sino alle sponde del fiume Arrone ad Ovest e ricomprendeva l'attuale territorio romano sino alla costa del Mar Tirreno, toccando le saline ivi collocate. 
Oggigiorno individuabile con l'attuale zona protetta del Parco di Veio, l'area è un sito eccezionale dal punto di vista archeologico e naturalistico, influenzato dalla cultura etrusca prima e romana in seguito.
In foto da sx: Francesco Braghetta, Tullio Dobosz e Luigi PERINI.

La storia: Info

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